Una breve ma intensa cerimonia ha fatto da altare, sabato 30 gennaio , ad uno storico accordo tra la Sezione Alpini di Verona e il SOS SONA.
L’ANA Verona, per mano del suo presidente Luciano Bertagnoli, ha consegnato, nelle mani del presidente del SOS Briggi Pierluigi, l’ambulanza di proprietà del gruppo Alpini. Con un comodato d’uso gratuito il mezzo sarà a disposizione dell’Associazione Sonese per tutti i servizi che esulano dall’emergenza urgenza territoriale.
Parliamo quindi di trasporti sanitari programmati per cittadini della comunità di Sona e non solo. Trasporti di persone con difficoltà medico sanitarie che necessitano di recarsi presso strutture ospedaliere, centri di cura, laboratori di analisi, uffici pubblici per visite programmate, analisi, terapie, consulti ed altro. E, quando la morsa della pandemia verrà meno, anche per assistenze a manifestazioni locali quali sagre paesane, celebrazioni e altro.
SOS SONA si impegnerà a garantire, alla Sezione ANA Verona, l’assistenza con ambulanza a tutte le future manifestazioni pubbliche ed eventi che gli alpini organizzeranno nel prossimo futuro.
L’ambulanza degli alpini, frutto di una campagna di raccolta fondi di tutto il movimento veronese, necessitava di un impiego più frequente rispetto all’utilizzo fatto fino a quel momento. Il SOS, da parte sua, necessitava di un mezzo per i servizi di trasporto sanitario.
A fare da cerimoniere il capogruppo degli Alpini di Lugagnano Fausto Mazzi padrone di casa, affiancato dai capigruppo degli Alpini di Sona Sergio Todeschini, di Palazzolo Franco Tacconi e di San Giorgio in Salici Stefano Speri.
In rappresentanza della Comunità di Sona il sindaco Gianluigi Mazzi e l’assessore Gianfranco Dalla Valentina. Presente anche una rappresentanza del consiglio di sezione di ANA Verona. L’alzabandiera, accompagnata dall’Inno di Mameli, ha fatto da apertura alla cerimonia.
Il mezzo, che riporta in maniera congiunta i loghi di ANA Verona e SOS SONA, riporta entrambi i lati una dedica. “…lascialo andare per le tue montagne… In ricordo di Fernando, Alpino del SOS”. Il toccante ricordo è per Fernando Parise, indimenticato socio fondatore di SOS SONA e alpino “dalla testa ai piedi” del gruppo di San Giorgio in Salici.
Fernando ci ha lasciato improvvisamente nel giugno del 2019 dopo brevissima malattia. Lasciando un vuoto incolmabile. Ad onorarne la memoria sono intervenuti alla cerimonia la moglie Rita, la figlia Barbara, il genero Enzo e il piccolo nipotino Lorenzo. A Rita è stato riservato l’onore del taglio del nastro, assieme ai presidenti e al sindaco Mazzi.
“Fernando è nei nostri ricordi, nei nostri pensieri e nei nostri affetti – ricorda commosso il Presidente del SOS Pierluigi Briggi -. Oltre che nostro socio fondatore era un appassionato volontario per natura. La nostra chiave di ingresso per tutte le occasioni in cui c’era bisogno di creare relazioni positive e dare corpo a progetti per il bene comune. Costituiva, assieme anche ad altri volontari di SOS, quella folta schiera di uomini che sanno indossare indistintamente una divisa da Alpino, da Soccorritore o da Protezione Civile. Il bene che ci viene conferito è estremamente prezioso. Sarà nostro impegno quotidiano averne la massima cura. L’impiego che ne faremo è per bisogni sociali importanti della comunità. Ci impegneremo a onorare questo dono prezioso. Nella rete tra associazioni, cittadini, enti pubblici sta uno dei fattori più importanti per la ripartenza che seguirà questo grave periodo di pandemia. Avanti a tutta su questa strada!”.
“Siamo estremamente felici e orgogliosi di aver accolto la proposta di SOS SONA”, afferma con una certa emozione il Presidente ANA Verona Luciano Bertagnoli tenendo affettuosamente nella sua mano il cappello Alpino di Fernando portato da Rita. “Alpini e solidarietà sono un connubio che appartiene al DNA di questa Associazione d’arma. Siamo orgogliosi che questo mezzo riporti il ricordo di Fernando che ha incarnato appieno, in un tutt’uno, le due anime di Alpino e di socio SOS. La persona giusta a cui dedicare questo sodalizio. Essere e sentirsi parte di una comunità è insito nel nostro sentirci Alpini. Lo ricorda un striscione che è esposto nella baite della provincia e che è stato creato in occasione dei 100 anni della sezione di Verona, avvenuti l’anno scorso proprio nel pieno della pandemia”.
Lo striscione che indica il Presidente Bertagnoli è presente anche nella baita di Lugagnano e riporta la seguente frase: ”100 anni di braccia tese che non chiedono, ma offrono”. Lo striscione perfetto, nel posto giusto, al momento giusto. Braccia tese, quelle degli Alpini di Verona, che, nel pieno della pandemia a marzo 2020, hanno riconosciuto un importante sostegno economico alle Associazioni di Pubblica Assistenza della Provincia di Verona impegnate in prima fila nella lotta alla pandemia. Parliamo di Croce Verde, Croce Rossa e Unione Veronese Soccorso di sui SOS SONA fa parte.
A concludere la bella cerimonia la benedizione del mezzo da parte del Co-parroco di Lugagnano Don Pietro Pasqualotto.
L’ambulanza, una volta ottenuta l’autorizzazione sanitaria, inizierà a camminare sulle strade della provincia.