Che dire…. In quest’ultimo periodo ci troviamo di fronte all’ennesima dimostrazione della forza di questa Associazione… Non è una forza muscolare…Non c’è da dimostrare la superiorità nei confronti di qualcuno ne misurarsi con qualcuno..E’ una forza che viene da dentro, che nasce dalla passione e dal senso di appartenenza che gli uomini e le donne del SOS sentono forte.
Di queste mattinate domenicali, contrassegnate da tempo inclemente fautore più di sonore dormite al caldo del letto che di uscite in servizio, nitida e forte ci è rimasta l’immagine della sede.. Ore 06.45, fuori tempo da lupi e temperature vicine allo zero : in sede sembra ci sia la Terza Guerra Mondiale…Persone che entrano ed escono dalle stanze, su e giù dalle ambulanze , gente che va gente che viene, check lists compilate con perizia, materiali controllati e ri-controllati, presidi sistemati per bene sulle macchine, divise gialle che si incrociano con divise arancione, la squadra di notte che accoglie chi arriva con un caffè bollente, prendi questo, prendi quest’altro, hai controllato questo, hai preso quest’altro……. Cos’è, un manincomio ?
No… E’ solo la casa di una Associazione viva, che si muove, che crea valore, che non si ferma, che si crea da sola gli stimoli per andare avanti giorno per giorno. E che trae da queste cose la propria forza.
Non tutto è semplice, non tutto fila liscio, non tutte le torte vengono con la ciliegina.. Ma siamo una comunità viva.. E come tutte le comunità fatte di persone alcune cose filano altre meno…. Ma la voglia di andare oltre le difficoltà, di buttare il cuore oltre l’ostacolo c’è.. Sono radicate nelle persone del SOS.
I Torte’s Days rappresentano uno dei tanti episodi magici e unici di cui è costellata la nostra storia. Questi episodi sono tanti e a volte quasi incredibili all’occhio di chi non ci conosce. Basti pensare ad un semplice dato numerico : 20 anni di attività ininterrotta significano 7.300 giorni che tradotti diventano 175.200 ore al servizio della comunità. Una vita fatta di dedizione, abnegazione, spirito di squadra, attaccamento alla maglia, senso di appartenenza, dono di se.
Si dona l’autista che, oltre ad assumersi la responsabilità di guidare una ambulanza e di coordinare il servizio, si fa in quattro per fare i propri turni e per correre anche all’ultimo minuto a coprire un turno vacante. Se non c’è un autista l’ambulanza non si muove….
Si dona il soccorritore, che da il proprio contributo individuale alla pianificazione e alla buona riuscita dei servizi. Anche lui corre e si fa in quattro per far si che, ad ogni singolo servizio, siano garantiti gli standard di qualità e la presenza del numero di persone previsto. Facendosi garante così anche della buona immagine dell’Associazione.
Si dona il tecnico di protezione civile, che da il suo contributo per garantire la propria presenza nei luoghi ove richiesto (strade, luoghi di ritrovo, manifestazioni) o per garantire l’assistenza immediata nei momenti di emergenza (alluvioni, terremoti).
Si dona il socio che si assume l’onere di seguire la formazione sia dei nuovi che dei vecchi soccorritori, mantenendo alto il livello di preparazione e il valore del lavoro di squadra.
Si dona il socio che, oltre a garantire il proprio contributo come soccorritore o come tecnico di protezione civile, si assume incarichi all’interno del consiglio direttivo e da il suo contributo alla gestione dell’Associazione, nonche rendersi garante della stessa nei confronti delle istituzioni.
Si dona il socio che si impegna a promuovere l’Associazione e la sua immagine, garantendo presenza alle manifestazioni, alle campagne di raccolta fondi, ai momenti pubblici. Promuovendo l’immagine dell’Associazione attraverso l’atteggiamento serio, positivo e proattivo della propria persona.
Si dona il medico e l’infermiere che, pur ricevendo un emolumento per la propria prestazione, hanno rispetto, stima e fiducia dell’Associazione e dei valori che essa porta avanti.
Si dona il sostenitore che effettua erogazioni a nostro favore sottoforma di contributi in denaro, in materiali o solo semplicemente in attestati di stima e di affetto.
L’illustre economista Prof. Stefano Zamagni, molto vicino al mondo il mondo del volontariato in qualità di Presidente dell’Agenzia per le Onlus, cita :
“Tanti giovani della nostra comunità e non solo, incontrano il volontariato alla ricerca di valori di solidarietà, di lealtà, di impegno nel sociale. Nella consapevolezza che nell’azione del volontario c’è una reciprocità nella quale, l’aiuto disinteressato ad una persona bisognosa ed in difficoltà , determina nel volontario stesso una modificazione della percezione di se , trovandosi più ricco nell’animo per l’incontro avvenuto….”.
Condividiamo ovviamente in pieno queste sue parole, perchè le viviamo quotidianamente all’interno della nostra Associazione.
Ci sentiamo però di aggiungere che l’incontro che arricchisce non è solo con le persone bisognose e in difficoltà, ma anche con l’amico autista, con l’amico soccorritore, con l’amico di protezione civile, con l’amico medico, con l’amico infermiere, con l’amico sostenitore… Ed è allo stesso modo un incontro che arricchisce…perchè spesso è un incontro di cuore e di anima..
E questo succede tutti i giorni….
Il Tesoro del S.O.S. sono le persone che ne fanno parte..